Editoriale Numero UNO

I primi mesi del 2024 hanno visto i mondi rurali di tutta Europa in subbuglio e in rivolta. Proteste, manifestazioni, picchetti, presidi, volantinaggi, assemblee, nuove organizzazioni. Come rivista contadina, vogliamo dare conto di quanto è avvenuto.

Cominciamo da “Cambiare il Campo”, la “Conferenza Contadina per la Convergenza Agroecologica e Sociale”, che si è tenuta a Roma in marzo. Un momento di arrivo di un percorso organizzativo nato nell’aprile 2023 a Ponticelli di Malalbergo (Bologna), ma soprattutto un punto di partenza di un “dialogo tra realtà rurali, associazioni, esperienze di economia solidale, di movimenti per l’ambiente, per la giustizia sociale e per la difesa della salute”, per rafforzare le “alternative contadine e agroecologiche alla filiera del cibo industriale”, “per tutelare i territori e la salute, per realizzare una radicale trasformazione del sistema alimentare”, come si legge nel testo di lancio della conferenza. A “Cambiare il campo” hanno partecipato circa 300 persone; il collettivo organizzatore ha poi lavorato a un altro appuntamento, che si terrà a metà giugno. In questo numero della rivista proponiamo i tre interventi che hanno aperto la conferenza: quello di Nora McKeon, che ha analizzato i diversi modelli di produzione e distribuzione del cibo e gli attori – movimenti contadini, corporation, istituzioni internazionali – che si confrontano a livello globale; quello di Matteo Mancini, che ha ragionato su alcune pratiche di formazione, consulenza, assistenza possibili per la transizione agroecologica; e quello di Chiara Tornaghi, sulle sfide del movimento per l’agroecologia di fronte alla crescita delle metropoli e allo stile di vita urbano. Tre interventi che hanno suscitato accesi e appassionati dibattiti, a Roma e oltre: sul rapporto tra movimenti e istituzioni (McKeon), sulla sostenibilità della vita nelle città (Tornaghi), sul ruolo e i limiti della tecnologia, della scienza, della ricerca (Mancini), un dibattito, quest’ultimo, continuato con gli interventi di Massimo De Angelis e Giovanni Pandolfini sul sito comune-info.net. Si tratta di dibattiti fondamentali, che come rivista vogliamo continuare a seguire, ospitare, sollecitare.

I/le partecipanti della conferenza hanno poi discusso in cinque tavoli di lavoro: Agricoltura, ambiente e società; Politiche agricole dal locale al globale; Costruzione di reti alimentari contadine e agroecologiche; Lavoro, reddito e diritti nei sistemi alimentari; Scienza, tecnica e innovazione dei sistemi alimentari. Da quest’ultimo tavolo è emersa l’esigenza forte e urgente di costruire una prima mobilitazione nazionale unitaria per contrastare le scelte normative europee e italiane relative alla sperimentazione in campo dei “nuovi Ogm”, ovvero varietà create con nuove tecniche di manipolazione genetica, di cui Francesco Panié aveva scritto sul numero zero di questa rivista. Qui proponiamo alcune valutazioni su queste iniziative e su come continuare la mobilitazione. Negli stessi mesi, un movimento più ampio, subito denominato “movimento dei trattori”, composto soprattutto da “medi” imprenditori agricoli, comincia- to in dicembre in Germania, ha occupato le strade, i caselli autostradali e le pagine dei giornali di tutta Europa e di molte regioni italiane. Un movimento con rivendicazioni in buona parte differenti da quelle espresse da “Cambiare il campo” – in particolare in relazione al rapporto tra produzione agricola e ambiente – ma che possiamo considerare espressione del malcontento e delle condizioni penalizzanti in cui si trovano molte aziende agricole “convenzionali”. Poiché non ci fidiamo di quello che leggiamo e ascoltiamo sui media mainstream, abbiamo cercato di discutere direttamente con alcuni degli animatori di questo movimento. Proponiamo qui il dialogo che Sara Marano e Maria Vasile hanno avuto con Gabriele Ponzano, allevatore piemontese, presidente della “Associazione Agricoltori Autonomi Italiani”, e l’intervista che Marco Fama e Mimmo Perrotta hanno realizzato con Davide Pedrotti, portavoce per la Lombardia di “Agricoltori italiani”: si tratta di due delle molte organizzazio- ni fondate nei mesi dei presidi, che cercano di dare continuità alle mobilitazio- ni e che esprimono forti critiche per l’operato delle associazioni di categoria, prima tra tutte la Coldiretti. Abbiamo inoltre tradotto un intervento di Natalia Mamonova, che presenta un quadro europeo articolato, nel quale – tra l’altro – le organizzazioni contadine legate a La Via Campesina sono intervenute nelle proteste. Una capacità di intervento che in Italia è per lo più mancata: questo mostra quanto sia importante costruire anche qui un movimento contadino e agroecologico forte e capace di far sentire la propria voce.

Nel numero troverete poi la seconda parte dell’articolo di Niccolò Giordano sugli usi dell’acqua, le rubriche di Paola Cassiano e Gervasio Ungolo, le recen- sioni di tre documentari, di Pamela (che, tra l’altro, ci porta tra gli agricoltori in rivolta in India), e le interviste realizzate da Martina Lo Cascio con Greta Tomesani, Federico Cicinelli e Totò Galati su due spettacoli teatrali che in questi mesi girano per la Sicilia e non solo. Infine, una novità: un inserto a colori, pieghevole e staccabile, un formato che riproporremo anche in futuro. In questo numero, l’inserto è dedicato a una ricerca fotografica di Emma Marzi su un tema che ci sta molto a cuore, l’accesso alla terra, su cui Emma ha documentato molte esperienze in vari paesi europei. Per il numero uno di questa rivista ringraziamo gli amici della rivista “Fuori Binario”, che ci ospitano come supplemento, in attesa delle necessarie procedure di registrazione, e Francesco Piobbichi per le belle illustrazioni che ci ha donato!